Biologia.6 L'ecologia.4 ediz
Sadava, Hillis
Zanichelli 2014
160 pagg ISBN: 9788808235213
Sadava, Hillis
Zanichelli 2014
160 pagg ISBN: 9788808235213
978-88-08-26116-8
Indice generale
Prefazione XI
Ecologia e distribuzione
54.4
54.5
55.1
55.2
Come è distribuita la vita negli ambienti acquatici? 1194
Il bioma marino può essere distinto in differenti zone biologiche 1195
I biomi di acqua dolce possono essere molto ricchi di specie 1196
Gli estuari hanno caratteristiche intermedie tra gli ambienti marini e di acqua dolce 1197
Quali fattori determinano i confini delle regioni biogeografiche? 1197
La storia geologica influenza la distribuzione degli organismi 1197
Due progressi scientifici hanno cambiato il campo d’azione della biogeografia 1199
Le distribuzioni discontinue possono essere il risultato di eventi dispersivi o di vicarianza 1200
I modelli biogeografici sono enormemente influenzati dall’uomo 1201
Il capitolo in sintesi 1202 Per il ripasso 1203
PARTE DECIMA
L’ecologia
54
della vita
1177
54.1 Che cos’è l’ecologia? 1178 Ecologia non è sinonimo di ambientalismo 1178
Gli ecologi studiano le componenti biotiche e abiotiche degli ecosistemi 1178
54.2 Perché i climi variano geograficamente? 1178
Sulla superficie della Terra la quantità di radiazione solare varia 1179
La quantità di energia solare determina i modelli di circolazione atmosferica 1180
La circolazione atmosferica e la rotazione della Terra si manifestano nei venti prevalenti 1180
I venti prevalenti controllano le correnti oceaniche 1180 Gli organismi si adattano alle sfide climatiche 1181
54.3 Come è distribuita la vita negli ambienti terrestri? 1182
La tundra si trova alle alte latitudini e in alta montagna 1184
Gli alberi sempreverdi dominano le foreste boreali e le foreste temperate sempreverdi 1185
Le foreste temperate decidue cambiano con le stagioni 1186
Le praterie temperate sono molto diffuse 1187 I deserti caldi si formano attorno a 30° di latitudine 1188
I deserti freddi si sviluppano in zone aride a quote elevate 1189
Ecologia delle
popolazioni
1205
55
La macchia mediterranea ha estati calde e secche e inverni freschi e umidi
1190
In che modo gli ecologi stimano le popolazioni? 1206
Gli ecologi usano differenti approcci per contare e tracciare gli individui 1207
Gli ecologi possono stimare le densità di popolazione utilizzando dei campioni 1207
La struttura per età di una popolazione influenza la sua capacità di crescere 1208
Un modello di dispersione della popolazione riflette il modo in cui gli individui sono distribuiti nello spazio 1209
In che modo gli ecologi studiano le dinamiche di popolazione? 1210
Gli eventi demografici determinano le dimensioni di una popolazione 1210
Le tabelle di vita tracciano gli eventi demografici 1210
Le foreste spinose e le savane tropicali hanno climi simili 1191
La foresta tropicale decidua si sviluppa nelle pianure calde
Le foreste pluviali tropicali sono aree ricche di specie
1192 1193
VI Indice generale
978-88-08-26116-8
Tabelle di vita delle coorti 1210 Valutare le capacità riproduttive 1211 Tabelle di vita verticali 1211 Le curve di sopravvivenza riflettono le strategie
di storia di vita 1212
55.3 In che modo le condizioni ambientali influenzano le storie di vita? 1213
La sopravvivenza e la natalità determinano il tasso di crescita della popolazione 1213
Le caratteristiche delle storie di vita variano con le condizioni ambientali 1213
Le interazioni interspecifiche influenzano le caratteristiche delle storie di vita 1214
55.4 Quali fattori limitano le densità delle popolazioni? 1214
Tutte le popolazioni hanno la potenzialità di crescere esponenzialmente 1214
La crescita logistica si verifica quando una popolazione si avvicina alla sua capacità portante 1215
La crescita della popolazione può essere limitata da fattori densità-dipendenti o densità-indipendenti 1216
Fattori di regolazione della popolazione diversi inducono strategie di storie di vita differenti 1216
Diversi fattori ecologici spiegano le caratteristiche di densità delle popolazioni 1217
Alcune specie appena introdotte raggiungono elevate densità di popolazione 1217
La storia evolutiva può spiegare l’abbondanza delle specie 1218
55.5 In che modo la variazione dell’habitat influenza le dinamiche di popolazione? 1218
I corridoi possono consentire la persistenza delle sottopopolazioni 1218
55.6 Come possiamo utilizzare i principi ecologici nella gestione delle popolazioni? 1220
I piani di gestione devono tener conto delle strategie di storia di vita 1220
I piani di gestione devono basarsi sui principi delle dinamiche di popolazione 1221
La crescita della popolazione umana è stata esponenziale 1222
Il capitolo in sintesi 1225 Per il ripasso 1226
Interazioni tra specie
e coevoluzione
1227
56
56.1 Quali tipi di interazioni studiano gli ecologi? 1228
Le interazioni tra le specie possono essere raggruppate in differenti categorie 1228
Non sempre i diversi tipi di interazione sono ben definiti 1229
Alcuni tipi di interazione sono il risultato di una coevoluzione 1229
56.2 In che modo si sviluppano le interazioni antagoniste? 1230
Le interazioni predatore-preda si traducono in una serie di adattamenti 1230
L’erbivoria è l’interazione più diffusa 1231 Le difese delle piante nei confronti degli erbivori 1232 Adattamenti reciproci negli erbivori e nelle piante 1233 Le interazioni ospite-parassita possono essere
patogene 1233
56.3 In che modo si sviluppano le interazioni mutualistiche? 1236
56.4
Alcune specie mutualistiche offrono cibo in cambio di cure o trasporto 1236
Alcune specie mutualistiche offrono cibo o riparo in cambio di difesa 1236
Piante e impollinatori scambiano cibo con il trasporto di polline 1238
Le piante e gli animali frugivori scambiano cibo per il trasporto dei semi 1240
Quali sono le conseguenze della competizione? 1241
La competizione è ampiamente diffusa perché tutte le specie condividono delle risorse 1241
La competizione di interferenza può limitare l’uso dell’habitat 1242
La competizione per lo sfruttamento può portare alla coesistenza 1242
Le specie possono competere per le risorse in modo indiretto 1242
La competizione può determinare la nicchia ecologica della specie 1243
Il capitolo in sintesi 1245 Per il ripasso 1242
978-88-08-26116-8
Indice generale VII
Ecologia delle
comunità 1247 57.1 Che cosa sono le comunità
ecologiche? 1248 L’energia entra nelle comunità attraverso i produttori
primari 1248 I consumatori utilizzano varie fonti di energia 1249
I livelli trofici più alti possono dare sostentamento a un minor numero di individui e a una minor quantità di biomassa 1250
Produttività e diversità di specie sono collegate 1251
57.2 In che modo le interazioni tra le specie influenzano le comunità? 1252
Le interazioni tra le specie possono originare cascate trofiche 1252
Le specie “chiave di volta” hanno effetti ridondanti sulle loro comunità 1253
57.3 Quali modelli di diversità di specie hanno osservato gli ecologi? 1254
La diversità comprende sia il numero di specie sia la loro abbondanza relativa 1254
Gli ecologi hanno rilevato gradienti latitudinali della diversità 1255
La teoria della biogeografia insulare suggerisce che la diversità delle isole sia determinata dai tassi di immigrazione ed estinzione 1256
57.4 In che modo i disturbi ambientali influenzanolecomunitàecologiche? 1259
La successione rappresenta un prevedibile modello di cambiamento in una comunità dopo un disturbo ecologico 1259
Facilitazioni e inibizioni condizionano entrambe la successione 1260
Una successione ciclica richiede adattamento rispetto a disturbi periodici 1261
Le successioni eterotrofe creano caratteristiche comunità 1261
57.5 In che modo la ricchezza di specie influenza la stabilità della comunità? 1262
La ricchezza di specie è associata alla produttività e alla stabilità 1262
Le comunità naturali e le comunità gestite differiscono per diversità, produttività e stabilità 1263
Il capitolo in sintesi 1264 Per il ripasso 1264
58.1
58.2
58.3
58.4 58.5
Ecosistemi ed ecologia globale 1266
In che modo l’energia fluisce attraverso l’ecosistema globale? 1267
Attraverso gli ecosistemi fluisce energia e circolano sostanze chimiche 1267
La distribuzione geografica dell’energia è irregolare 1267
Le attività umane modificano il flusso di energia 1268
Come circolano le sostanze attraverso l’ecosistema globale? 1270
In un ecosistema gli elementi si spostano tra compartimenti biotici e abiotici 1270
L’atmosfera contiene grandi riserve di gas necessarie agli organismi viventi 1270
La superficie terrestre è influenzata da processi geologici lenti 1271
L’acqua trasporta gli elementi tra i compartimenti 1272 Il fuoco è un motore importante per gli elementi 1274
Come circolano specifici nutrienti attraverso l’ecosistema globale? 1274
L’acqua circola rapidamente nell’ecosistema 1274
Il ciclo del carbonio è stato alterato dalle attività umane 1275
Il ciclo dell’azoto dipende da processi sia biotici sia abiotici 1278
L’uso dei combustibili fossili influenza il ciclo dello zolfo 1279
Il ciclo globale del fosforo è privo di un’importante componente atmosferica 1280
Anche altri cicli biochimici sono importanti 1281 I cicli biogeochimici sono interconnessi 1281
Che tipo di beni e di servizi forniscono gli ecosistemi? 1283
Come si possono gestire gli ecosistemi in modo sostenibile? 1284
Il capitolo in sintesi 1286 Per il ripasso 1287
57
58
VIII Indice generale Biodiversità e biologia
978-88-08-26116-8
Il rapido cambiamento climatico può causare l’estinzione delle specie 1297
Quali sono le strategie utilizzate per preservare la biodiversità? 1298
Le aree protette preservano gli habitat ed evitano lo sfruttamento eccessivo 1298
Gli ecosistemi degradati possono essere ripristinati 1298
A volte è necessario ripristinare anche i modelli di disturbo ecologico 1301
Per la salvezza di molte specie è cruciale porre fine al commercio 1301
L’invasione delle specie estranee deve essere controllata o prevenuta 1302
La biodiversità ha un valore economico 1303
I cambiamenti nelle aree antropizzate possono aiutare a proteggere la biodiversità 1305
I programmi di riproduzione in cattività possono preservare poche specie 1305
La Terra non è una nave, un’astronave o un aereo 1306 Il capitolo in sintesi 1307 Per il ripasso 1308
59
della conservazione
1288
59.4
59.1 Che cos’è la biologia della conservazione? 1289
La biologia della conservazione mira a proteggere e a gestire la biodiversità 1289
La biodiversità ha un grande valore per la nostra società 1290
59.2 In che modo i biologi della conservazione prevedono i cambiamenti nella biodiversità? 1290
La nostra conoscenza della biodiversità è incompleta 1290
È possibile prevedere gli effetti delle attività umane sulla biodiversità 1291
59.3 Quali attività umane minacciano la sopravvivenza delle specie? 1293
La scomparsa degli habitat mette in pericolo le specie 1293
Lo sfruttamento eccessivo ha condotto molte specie all’estinzione 1295
Predatori invasivi, competitori e patogeni sono una minaccia per molte specie 1296
Fonti delle illustrazioni A1 Indice analitico A3
978-88-08-26116-8
Indice generale IX
Indice dei box
Un caso da vicino
Lavorare con i dati
Fig. 55.12 Fig. 56.10
Fig. 57.12 Fig. 58.18 Fig. 59.14
I corridoi possono salvare alcune popolazioni 1220
Tra le formiche e le acacie esiste un rapporto mutualistico? 1237
La teoria della biogeografia insulare può essere verificata 1258
Effetti della concentrazione atmosferica del CO2 sulla fissazione dell’azoto 1282
La ricchezza di specie può favorire il recupero delle zone umide 1301
Cap. 54 Cap. 55 Cap. 56 Cap. 57
Cap. 58
Diagrammi climatici di Walter 1194
Monitorare popolazioni di zecche 1208
Una complessa interazione interspecifica 1238
I gradienti latitudinali delle comunità delle “brocche” viola 1256
In che modo la concentrazione di molibdeno influenza la fissazione dell’azoto? 1283
Metodi di ricerca
Fig. 55.2 Il metodo della marcatura-ricattura 1207
Nessun commento da parte dei clienti in questo momento.
Solo utenti registrati possono postare commenti.
Non ci sono prodotti
Spedizione
0,00 €
Totale
0,00 €
In questo momento non ci sono nuovi arrivi