TC e TC spirale Atlante Clinico
Catalano, Nunziata, Siani
Idelson Gnocchi 2002
Pagg. 688
Isbn: 8879473255
Catalano, Nunziata, Siani
Idelson Gnocchi 2002
Pagg. 688
Isbn: 8879473255
Nell’arco di poco più di vent’anni, la Tomografia Computerizzata clinica ha avuto un’evoluzione tumultuosa; dalle generazioni successive di apparecchiature “convenzionali”, alla TC spirale, alla TC multistrato che, con un numero di corone di detettori che sembra moltiplicarsi ogni giorno di più, da apparecchio ad apparecchio, da Ditta a Ditta, costituisce un percorso il cui finale è ancora di là da venire. Con i suoi continui progressi tecnologici la TC è divenuta, insieme all’ecografia, una metodica di larghissimo impiego nella pratica clinica, con notevole impatto nella gestione diagnostica e terapeutica del paziente(…) Ai fini di una sempre maggiore conoscenza dei diversi aspetti patologici dei vari organi ed apparati ottenuti con questa metodica esiste già una vasta ed utile trattatistica, italiana e straniera. Non sono molte, invece, le raccolte di immagini che mirano all’apprendimento. Lo scopo di questo Atlante è appunto quello di fornire una serie di esempi paradigmatici della morfodensitometria patologica, che possa fungere da guida ai fini di un’attenta e sicura interpretazione. Riteniamo che in un’epoca come la nostra, insieme orientata e disorientata dalla moltitudine delle immagini che le vengono continuamente proposte, uno strumento che si proponga come filo conduttore di un discorso tecnico, atto a dipanare l’intricata matassa dei vari aspetti delle patologie umane, può essere particolarmente utile. Per quanto riguarda il testo che si è scelto di abbinare alle immagini, esso ha due componenti sostanziali , l'”Atlante” e le “Schede” clinico-radiologiche. Nel primo abbiamo cercato di dare una risposta ad un quesito che noi per primi, molte volte, ci siamo posti nella pratica clinica: quale è esattamente il reperto al quale mi trovo di fronte? – e soprattutto – quali ne sono le cause? Si è cercato di fornire così una guida ragionata alla pattern recognition che, a differenza di altri pu validi testi di diagnostica-differenziale, partisse dalle motivazioni dei reperti e no direttamente dalle malattie. E’ infatti dai primi che la “mente diagnostica” del Radiologo deve quotidianamente iniziare, per poi arrivare alle seconde, scopo ultimo della sua attività professionale. Con le “Schede” si è cercato infine di creare un ponte tra le possibilità che la semeiotica illustrata nell'”Atlante” offre e le necessità che la pratica clinica comporta, inserendo la TC nei protocolli di valutazione delle maggiori problematiche che si creano nella pratica quotidiana.
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